L’associazione Amiodarone e DC-Shock presenta un’elevata efficacia nel trattamento della fibrillazione atriale nei pazienti con scompenso cardiaco e disfunzione sistolica grave

Esiste poca informazione riguardo ai risultati precoci del trattamento della fibrillazione atriale con Amiodarone ( Cordarone ) nei pazienti affetti da insufficienza cardiaca in fase avanzata.Ricercatori della Washington University a St. Louis negli Stati Uniti hanno valutato il tasso iniziale di successo e di complicanze della terapia con Amiodarone, avviata durante il ricovero ospedaliero per scompenso cardiaco.Sono stati esaminati 37 pazienti consecutivi; la fibrillazione atriale era presente nel 95% dei casi, mentre il rimanente 5% presentava flutter atriale.La durata media dell'aritmia era di 30 mesi.La classe NYHA ( New York Heart Association ) era 3.1, mentre la frazione d'eiezione ventricolare sinistra media era 24%.
 
Tutti i pazienti hanno ricevuto Amiodarone per os con un dosaggio iniziale medio di 1,2 g/die. Una marcata bradicardia causata dall’Amiodarone ha comportato la sospensione della Digossina in 12 pazienti (32%) ed all’impianto di pacemaker permanente in 7 pazienti (19%).La conversione a ritmo sinusale è avvenuta spontaneamente in 2 pazienti ed in 26 dopo cardioversione elettrica (percentuale di successo: 76%).Dopo un periodo di follow-up di 9,5 mesi, 21 dei 37 pazienti (57%) era in ritmo sinusale.Cinque pazienti (14%) hanno presentato effetti indesiderati e 4 hanno sofferto di ipotiroidismo. ( Xagena )Weinfeld MS et al, J Heart Lung Transplant 2000; 19: 638-643


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